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Sempre più gatti domestici nel mondo, ecco perché il trend degli acquisti è in crescita

I gatti domestici nel mondo secondo le stime più recenti, fornite rispettivamente da Euromonitor e dal Washington Post, sembrano attestarsi sui 650 milioni, superiori persino alla quantità totale di cani, stimata sui 530 milioni.

Nel conteggio di questi felini si contano anche quelli randagi censiti e quelli presenti nei gattili considerati “adottabili”. A favorire questi numeri così grandi è sicuramente la loro capacità riproduttiva ma ancora più incisivo è il rapporto che si è instaurato tra esseri umani e gatti. Adottare un gatto è meno impegnativo rispetto ad un cane, allo stesso tempo sono animali abbastanza affettuosi da popolare le case di famiglie e single, in tutte le parti del mondo..

I 10 Paesi con più gatti al mondo

Tra i vari Paesi con più gatti al mondo, non poteva mancare il Giappone che con i suoi 7,25 milioni di felini ha dedicato anche un santuario, il famoso Neko-jinja, dove si adorano i gatti con la speranza che portino fortuna. Un altro paradiso felino in Giappone è l’isola di Aoshima, a Shikoku, dove il rapporto tra gatto e uomo è quasi 100: 15. L’importanza del rapporto con i gatti ha portato alla nascita anche dei Neko bar, ovvero luoghi in cui chi non possiede un gatto domestico, a causa dei pochissimi spazi a disposizione nelle grandi città, può passare del tempo in loro compagnia.

Altro Paese di grandi amanti dei gatti è l’Ucraina con ben 7,5 milioni di gatti, purtroppo molti di loro risultano randagi e prima del conflitto degli ultimi mesi non risultavano leggi specifiche per regolamentare questa situazione. Situazione leggermente diversa in Germania, con 7,75 milioni di gatti e leggi che hanno permesso in qualche modo la libera circolazione dei gatti nel Paese.

Il Regno Unito ha una popolazione stimata di 7,75 milioni di gatti con l’85% di gravidanze non programmate ma alcune delle leggi di tutela più avanzate al mondo, mentre un vero e proprio boom si è avuto in Italia, dove la popolazione di 9,5 milioni di felini ha superato quella di cani, sia domestici che randagi. Anche in Francia si ha una popolazione simile a quella italiana ma si è fatto un importante passo in avanti con l’obbligo di microchip identificativo, come accade già per i cani anche in altri Paesi europei.

Spostandoci in Sud America le stime certe parlano di una popolazione di 12,5 milioni di gatti presenti in Brasile, un dato probabilmente sotto-stimato che si abbina alla crescita del settore pet food che secondo le ultime stime aggiornate muove un fatturato di 869 milioni di dollari. A cavallo tra Europa e Asia, uno dei Paesi più affezionati ai gatti rimane la Russia, dove gran parte dei 12,5 milioni di gatti vivono a stretto contatto con la popolazione. La Russia può vantare una delle razze più apprezzate, il Blue Russian. Per capire l’amore dei russi per i gatti, basti apprendere la sorprendente notizia di un gatto randagio di nome Marsha che salva un neonato abbandonato dalla sua morte tra temperature sotto zero a Obninsk, in Russia. Il gatto teneva caldo il bambino e avvisava i residenti dell’appartamento in cui risiedeva, sulla presenza del bambino. Ben presto, Marsha è diventato un eroe nazionale.

In cima alla lista non potevano mancare Cina (53 milioni) e USA (76,5 milioni), dove ormai una famiglia su 3 ha una media di 2,2 gatti. Altri paesi limitrofi stanno registrando tassi di aumento della popolazione felina e in generale, in tutte le aree del mondo si va verso un processo di Pet Humanisation. In generale, dove aumenta l’urbanizzazione, aumenta la popolazione felina.

Perché il gatto è diventato l’animale di compagnia ideale

Uno degli effetti più evidenti della Pet Humanisation, secondo lo studio portato avanti da Euromonitor, deriva dai servizi nati negli ultimi anni, partendo dagli alimenti (persino la birra da cani e gatti esiste) ai matrimoni tra loro, ai servizi fotografici, ai social network dedicati, al design pet-friendly. Tra i gatti domestici nel mondo più fortunati, sembrano essere quelli presenti in Romania, Paese che ha recentemente superato la Nuova Zelanda nell’essere il Paese leader in termini di proprietà dei gatti (escludendo i randagi).

L’urbanizzazione sta costringendo la gente ad abitare in spazi più piccoli dove i cani di grande taglia non sono semplici da tenere. Le ore fuori casa, ad esempio per i milioni di persone che fanno i pendolari, sono molte ed è più facile gestire gatti che non i cani che hanno bisogno di più tempo a disposizione per la loro cura. Inoltre, l’invecchiamento della popolazione facilita i piccoli animali domestici rispetto ai grandi perchè sono decisamente più facili da gestire. Stesso dicasi per i single la cui vita è spesso riempita dalla cura per gli animali domestici che permettono di esprimere una forma di genitorialità.

Un’opportunità che i maggiori distributori mondiali hanno intercettato ma che devono fare i conti con la ricerca di prodotti appetibili oltre che funzionali, dato che il gatto è tendenzialmente più difficile da accontentare.

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