L’inflazione continua a mordere sugli acquisti di pet food, diverse ricerche su aree diverse concordano su questo punto.
Da uno studio sul cibo per animali negli Stati Uniti, sebbene l’inflazione abbia rallentato nel 2024, la contrazione della capacità di acquisto continua a impattare significativamente sui proprietari di animali domestici. Nonostante una leggera riduzione dei prezzi dello 0,2% ad aprile rispetto a marzo, i costi rimangono elevati, costringendo molti a modificare drasticamente le proprie abitudini di spesa.
L’impatto dell’inflazione sul pet food
Un sondaggio di MarketWatch ha rivelato che il 60% dei proprietari di animali trova difficile permettersi la cura degli animali, con il 77% che ha cambiato le proprie abitudini di spesa. Questo dato riflette l’importanza che i proprietari attribuiscono al benessere dei loro animali, nonostante le difficoltà economiche.
Adattamenti personali per sostenere i propri animali
Molti proprietari hanno ridotto le spese personali per sostenere i loro animali domestici. Il 31% dei proprietari di animali evita di andare al ristorante, mentre il 19% ha compromesso la qualità del cibo per animali per risparmiare. Inoltre, l’11% dei proprietari considera addirittura il trasferimento per ridurre le spese complessive.
Demografia dei proprietari di animali
Il sondaggio ha rilevato che il 79% dei rispondenti possiede cani, mentre il 59% possiede gatti. Questo indica una prevalenza di proprietari di cani rispetto ai proprietari di gatti, riflettendo diverse esigenze e abitudini di spesa tra le due categorie.
La situazione in Italia secondo il rapporto Assalco-Zoomark 2024
Anche in Italia, l’inflazione ha avuto un impatto significativo sul mercato del pet food. Il “Rapporto Assalco-Zoomark 2024” evidenzia una stabilità complessiva dei volumi venduti, nonostante un aumento del fatturato dovuto all’inflazione. In particolare, il segmento degli alimenti umidi ha registrato un incremento a volume del +1,1% nel 2023. Tuttavia, altri segmenti hanno mostrato una flessione nei volumi venduti. Inoltre, il formato del sacco tra 9-15 kg ha mostrato una crescita a volume del +1,5%, mentre le lattine più grandi (601-1060 gr) hanno registrato una crescita a volume del +10,9%. Tuttavia, altri segmenti e formati hanno mostrato una leggera flessione o stabilità nei volumi venduti.
Innovazione e Premiumizzazione
La domanda di prodotti premium e personalizzati per specifiche esigenze degli animali è in aumento. Questa tendenza riflette un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, che cercano prodotti di alta qualità nonostante l’aumento dei prezzi.
Inflazione e acquisti di pet food
L’inflazione ha portato a un aumento dei prezzi del pet food del 9,7% nel 2023, influenzando le scelte dei consumatori. Alcuni formati di alimenti secchi e umidi per cani e gatti hanno registrato una flessione nei volumi venduti, suggerendo che i consumatori stanno rispondendo alle dinamiche di prezzo nel mercato.
Scenario futuro
L’inflazione continua a mordere sugli acquisti di pet food, costringendo molti proprietari di animali a fare sacrifici personali per garantire il benessere dei loro amici a quattro zampe. Nonostante il rallentamento dell’inflazione, i prezzi rimangono elevati, e i proprietari di animali devono adattarsi a questa nuova realtà economica. Sia negli Stati Uniti che in Italia, la situazione del mercato del pet food riflette una crescente consapevolezza e preoccupazione per la cura degli animali domestici, con un’attenzione particolare alla qualità e all’innovazione nei prodotti offerti.
Con una domanda crescente di prodotti premium e personalizzati, il mercato del pet food continuerà a evolversi, rispondendo alle esigenze sempre più sofisticate dei consumatori, nonostante le sfide poste dall’inflazione.
Come rispondere alle esigenze di consumatori differenti
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