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Rapporto Assalco-Zoomark 2022: sempre più gatti nelle case degli italiani

Il rapporto Assalco-Zoomark 2022, la più importante indagine del settore del pet food in Italia arriva a ridosso dell’inserimento della tutela dell’ambiente e dei pet sancito nell’articolo 9 della Costituzione Italiana che nella sua versione, ora aggiornata, recita nell’ultima sezione: “[…] La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

Oltre a questo importante riconoscimento, un altro dato che balza all’attenzione è l’aumento di pet nelle case degli italiani, che prediligono sempre più i gatti (10,1 milioni vs 8,7 milioni di cani), con un incremento costante delle adozioni negli ultimi 15 anni (in media 2 gatti per ogni cane adottato).

I nuovi pet owner: istruiti e con buone capacità di acquisto

Il rapporto Assalco analizza quanto successo nel corso del 2021 e conferma il trend dell’anno pandemico con un milione di adozioni in più nelle case degli italiani. Il nuovo pet owner tende a passare più tempo con il proprio amico a quattro zampe e nel 90% dei casi si rivolge a un veterinario professionista.

Il parere dei veterinari influisce sulle scelte di pet food

I veterinari conoscono i vantaggi della produzione industriale di pet food in termini prettamente nutrizionali e il 97% lo consiglia ai propri utenti. Altro dato interessante, che viene registrato attraverso il contributo dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) è relativo al progressivo calo di cibo fatto in casa dai pet owner per i loro amici a quattro zampe, significativo soprattutto il calo delle preparazioni casalinghe per il gatto, ridotto ormai al 7%. Più di 6.600 veterinari hanno un pet corner dedicato, potrebbero essere molti di più, ma le principali limitazioni sono normative e logistiche.

Uno sguardo ai pet in Europa

L’attuale rapporto Assalco-Zoomark da dei riferimenti sul mondo del pet anche nel resto d’Europa dove secondo i dati Fediaf (link) si contano ormai 113 milioni di gatti e 93 milioni di cani. E’ interessante notare come alcuni dei dati forniti per il mercato italiano siano estremamente utili e indicativi anche per i mercati dell’area UE e più in generale dei mercati più evoluti o in fase di evoluzione.

Una crescita maggiore in valore piuttosto che in volume, con delle differenze per tipi di prodotto, formato e canali di vendita

Il segmento degli umidi del gatto si mantiene il più proficuo in termini di valori assoluti, con una crescita a due cifre degli snack dedicati al gatto, novità del settore che penetra grazie ad una maggiore diffusione nei pet shop specializzati.
L’aumento a valore dell’intero settore del pet food (quasi 2,42 miliardi di euro, +7,1%) supera l’aumento a volume raggiunto nel 2021, con +5%. E’ interessante notare come al momento la capacità di penetrazione del pet food sul totale di cani e gatti ha raggiunto il 46,9%, con una crescita percentuale rispetto al 2020 del 3,4%.

Più del 50% del fatturato viene concretizzato nel Nord Italia, il Sud Italia resta fanalino di coda con appena il 17% ma è da registrare come in termini assoluti sia proprio il Sud Italia a registrare l’aumento percentuale maggiore rispetto al 2020 con il +9,7%, un dato trainato soprattutto dalla GDO.

I pet shop tradizionali vedono ancora un calo delle vendite in termini di volumi mentre la crescita a valore rallenta al +0,4% rispetto al 2020. Il canale si conferma ancora oggi quello che genera più valore per il segmento cane con ben il 46% del totale. Sempre nei pet shop tradizionali, a fronte della grande quantità di referenze presenti (ben 1832, seconda solo alla Catene con 2689) , si registrano meno referenze di prodotto rispetto all’anno precedente e si registra un calo delle vendite per il secco gatto (-2,5% a valore, -3,4% a volume).

Nella scelta dei formati il sacco si conferma come il confezionamento più usato, mentre si registra una crescita in valore e in volume maggiore della bustina, a scapito dei formati più tradizionali quali lattina e vaschetta.
Il formato del sacco registra un trend che cambia rispetto al passato con una predilezione da parte del mercato italiano per i formati tra i 9 e i 14 kg (+2,5% in valore, +2,8% in volume) considerato il formato “scorta” tradizionale per i prodotti superpremium. Altra performance record per tutti i prodotti inferiori agli 0,6kg (+5,3% a valore, +8,8% in volume).
In netto calo invece i formati che vanno dai 0,6kg fino a 1,5kg, considerati formati intermedi.

Il progetto di rebranding di Adragna per il 2023

Come anticipato in questo articolo l’azienda festeggerà i 50 anni di attività con un progetto di rebranding che parte da innovazione e sostenibilità per mettere sempre più al centro i pet. La nostra mission è già stata definita perché crediamo fermamente che l’amore per cani e gatti renderà il mondo un posto migliore.
Una percezione confermata anche dai pet owner italiani che nell’ultimo rapporto Assalco-Zoomark hanno dichiarato come la presenza di un cane o di un gatto nelle loro famiglie migliori salute e benessere psico-fisico, aspetto che approfondiremo nelle prossime newsletter.

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